Tra il 14 e il 18% della popolazione in età da lavoro soffre di problemi alla spalla, Il motivo è semplice: quando si ripete per giorni e anni lo stesso movimento di sollevamento del braccio, ne risente la struttura anatomica che regola la mobilità della spalla (muscoli, tendini, articolazioni). I più colpiti sono soprattutto i lavoratori che sovraccaricano l'articolazione come parrucchieri, muratori, imbianchini. E' un problema che riguarda anche chi pratica alcune attività sportive con movimenti ripetitivi di allontanamento del braccio dal corpo (abduzione) e di extra rotazione del braccio: il tennis, la pallavolo, il baseball, la pallacanestro, il lancio del giavellotto e alcuni stili del nuoto.
I tendini diventano inoltre meno elastici con il passare dell'età perché diminuisce l'afflusso di sangue all'articolazione e quindi la quantità di proteine e di collagene . Per questo motivo un movimento brusco o uno sforzo eccessivo possono provocare lesioni.
Visita medica specialistica
Il medico verifica se c'è dolore nel compiere determinati movimenti e se alcuni gesti abituali come spazzolarsi i capelli o vestirsi diventano dolorosi. Il dolore può essere presente anche a riposo, specie di notte o se si dorme poggiando sulla spalla che fa male. Il medico potrebbe chiedere alcuni esami diagnostici se sospetta lesioni (sono utili ecografie e risonanze, mentre meno utili sono i raggi). Infine, vengono eseguiti dei test per valutare il tono muscolare e l'ampiezza dei movimenti.
Nella maggior parte dei casi, il dolore è causato dall'infiammazione dei tendini di una parte dell'articolazione della spalla (la cuffia dei rotatori), dunque la diagnosi è di tendinopatia della cuffia dei rotatori.
Come si cura?
Prima cosa, bisogna mettere in conto che i tempi di recupero richiedono diversi mesi.
La fisioterapia viene prescritta nella maggior parte dei casi per eseguire esercizi di allungamento e potenziamento muscolare. Di solito prima di iniziare il percorso fisioterapico, si consiglia riposo, ghiaccio e dei farmaci antinfiammatori. Possono essere utili anche ultrasuoni per favorire la guarigione dei tendini e la ionoforesi (somministrazione di farmaci per via transcutanea). Quando il dolore è ridotto, si iniziano a fare delicati esercizi di mobilizzazione e, man mano che il dolore diventa sopportabile, si lavora con la fisioterapia per il recupero della funzionalità dell'articolazione.
Se invece i sintomi persistono o il dolore è molto forte e non si riesce a sostenere la fisioterapia, i medici potrebbero prescrivere dei corticosteroidi somministrati con una sola iniezione alla spalla. Se ancora non ci sono miglioramenti e si formano calcificazioni (sedimentazione di minerale nei tessuti tendinei), si ricorre alle onde d'urto o alle onde pressorie ad alta frequenza (Opaf Therapy).
Infine, dopo sei-nove mesi di cure senza miglioramenti o se c'è la rottura dei tendini della cuffia, si ricorre all'intervento chirurgico che può essere eseguito anche in artroscopia.